Il borgo di Sensano
Piccolo e circondato da cipressi
Nel borgo agricolo di Sensano c’è una vecchia pieve del XII secolo, in stile romanico dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano. Da qui si ha una bella prospettiva della zona circostante e si capisce bene come i cipressi, così diffusi nelle campagne, non abbiano solo una ragione ornamentale ma abbiano proprio una funzione utile per stabilizzare il terreno. Le radici di questi alberi scendono verticalmente in profondità, simili a palificazioni di cemento, contenendo quindi anche i terreni più sconnessi o anche, più comunemente, gli argini delle strade.
Alla fine del ‘500 il borgo era sotto il patronato di Belisario Vinta, un influente segretario del granduca, e questo spiega lo stemma sopra l’ingresso della chiesa.
Il nome di Belisario Vinta è legato ad una storia alquanto particolare che negli anni ’60 ha ispirato il film di Pasquale Festa Campanile “Una vergine per il principe” interpretato da Vittorio Gassman. Nel 1583 il duca di Mantova, volendo sposare Eleonora, figlia del Granduca di Toscana, dovette dimostrare la sua virilità perché i parenti della precedente moglie avevano diffuso la notizia che egli fosse impotente. Il granduca, prima di concedergli la figlia in sposa, gli impose di dar prova della sua mascolinità con una fanciulla vergine davanti a testimoni. Il compito di presenziare toccò al fidatissimo Belisario Vinta, che si era già occupato della mediazione delle trattative. Il matrimonio andò poi a buon fine.
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