Ma che terra è mai questa?
Paesaggi straordinari, geyser e vapori, nel cuore verde della Toscana
Il centro abitato antico è posto su un macigno in prossimità delle sorgenti del fiume Cornia, sulla sommità del borgo, la Chiesa parrocchiale dedicata a San Bartolomeo.
Già in prossimità del borgo è possibile osservare putizze e fumarole sparse che si fanno più evidenti seguendo un apposito “percorso segnalato”.
Facilmente accessibili, per una visita veloce, le manifestazioni geotermiche e il piccolo Parco Erga in località Lagoni. Presso i Lagoni merita una visita la piccola cappella realizzata nel 1958 dall’Architetto Giovanni Michelucci.
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La prima notizia che parla di questo castello è del 1058. Fu a lungo proprietà dei vescovi di Volterra, finché gli abitanti non giurarono fedeltà al comune di Volterra, nel 1204.
Il piccolo borgo di Sasso fu all’origine del tragico sacco di Volterra: proprio qui fu scoperta una cava di allume, prezioso nella concia delle pelli e buon fissante per i tessuti, della quale i fiorentini si vollero impadronire.
L’allume veniva importato dall’Asia minore che, una volta invasa dai turchi, ne cessò però il commercio. Fu allora che i fiorentini ricercarono forsennatamente una cava, che era a quel punto di importanza vitale per la loro economia. Impossessarsi della cava di allume di Sasso aveva quindi un interesse prioritario e, con questo pretesto, sottomisero Volterra, città “riottosa”, e tutto il suo territorio.
Il paese si è sviluppato dal castello, visibile sulla punta orientale e merita una visita per l’atmosfera suggestiva che vi si respira. Le abitazioni in pietra sembrano venire direttamente dalla roccia e sono accumunate dalla presenza di una serie di scalini esterni che collegano il pian terreno con l’abitazione al primo piano. A movimentare la struttura circolare del paese, che è un enclave sulla punta più meridionale del comune di Castelnuovo contribuiscono i sottopassi che sono anche luoghi ideali per spaziare sul panorama a valle.
Il castello si affaccia su una piccola piazza lastricata che ospita una chiesa e una canonica.
Da non perdere, poco fuori del paese sulla strada che porta al mare, due importanti luoghi di interesse, l’area archeologica delle Terme Etrusche del Bagnone e il percorso geotermico con fumarole e putizze.
Sasso Pisano è infatti il paese che meglio di ogni altro fotografa la natura geologica di queste zone, per le fonti di acqua bollente e il vapore sospeso nell’aria che qui, in alcuni punti, esce ancora in maniera spontanea dal terreno.
Per gli amanti dei bagni all’ingresso del paese è present un biolago con acqua calda.
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Tra antiche terme e nuove proposte
A Sasso Pisano già etruschi e romani avevano costruito splendide terme, oggi riportate alla luce. Quella antica tradizione di benessere, resa possibile dalla geotermia, si rinnova con il biolago.
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