La Pieve di San Martino a La Sassa
di origine medievale
A La Sassa merita una visita la Pieve di San Martino Vescovo. La chiesa, originariamente intitolata a San Nicola, fu elevata a Pieve il 21 ottobre del 1361. Di impianto medievale l’edificio ha subito pesanti trasformazioni nel corso dei secoli a causa di crolli e ampliamenti che le hanno conferito l’aspetto attuale. L’impianto originario era di piccole dimensioni, con orientamento canonico: abside a oriente e ingresso a occidente. L’intervento più consistente è databile alla metà del XIX secolo, quando fu costruito un nuovo corpo di fabbrica, edificato nell’antico cimitero, a ridosso della parete sud dell’antica chiesa, che ne stravolse completamente l’orientamento.
L’abside e l’altare maggiore, insieme al presbiterio, vennero infatti ubicati in questo nuovo ambiente, conferendo l’insolito orientamento con altare a sud e ingresso a nord. Il campanile invece fu eretto nel 1788, come riporta una lapide murata subito sotto la cella campanaria nella parete sud. La chiesa è sempre stata priva di elementi architettonici ed artistici di rilievo. Gli altari che nel corso del Seicento erano stati eretti lungo le pareti sono stati abbattuti nell’Ottocento. A questo periodo risale l’altare dedicato alla Madonna del SS. Rosario, già attestato agli inizi del Seicento, e l’imponente ingresso che giunge fin quasi al tetto della facciata nord.
Degno di nota è il fonte battesimale in marmo rosso di Castagneto Carducci (XV – XVII sec.), caratterizzato da una colonna con decorazione semplice e un bacino pentagonale.
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