LA FORZA DELLA TERRA
LA FORZA DELLA TERRA
Geotermia: il cuore caldo della Toscana
I fenomeni più affascinanti che si possono osservare in Italia
La geotermia è tecnologia, innovazione, energia… ma anche fenomeni naturali di rara suggestione.
Oltre a Larderello capitale mondiale della geotermia e primo esempio di sfruttamento di questa risorsa per scopi chimici ed energetici, con il suo unico Museo e il villaggio fabbrica, possiamo apprezzare gli aspetti naturalistici del fenomeno geotermico, percorrendo gli straordinari itinerari di Monterotondo Marittimo e Sasso Pisano dove è tuttora presente ed attivo un esteso campo di manifestazioni naturali.
Photo Credits: Fabio Sartori
Il Museo della geotermia di Larderello
Vedi la forza della terra
nella capitale mondiale della geotermia, in un museo che salda didattica, scienza, storia e tecnologia.
La terra prima degli uomini
la Valle del Diavolo: i fenomeni naturali, visibili e straordinari, indimenticabilmente seducenti
Geootermia e Termalismo
La complicata storia geologica della Valdicecina, si arricchisce, negli ultimi 3-4 milioni di anni, di un’ulteriore pagina: l’intrusione di un corpo magmatico a bassa profondità (6/7 Km di profondità), dotato di varie ramificazioni, va a caratterizzare il territorio a sud del Fiume Cecina, per un’area di circa 400 km2. Il risultato è la cosiddetta “Regione Boracifera”, caratterizzata da un ampio e potente sistema idrotermale caratterizzato superficialmente da suggestive manifestazioni: soffioni, lagoni, fumarole, putizze, sorgenti termali. Oltre ai alle ben note torri refrigeranti di Larderello, conosciute per la loro importanza storica, legata allo sfruttamento industriale della risorsa, attualmente sono visibili, e facilmente accessibili vari luoghi dove osservare le diverse manifestazioni.
Lagoni e fumarole del Sasso, nella suggestiva “Valle del Diavolo”, i Lagoni Rossi, biancane di Monterotondo così chiamate per il colore delle rocce cotte dai fluidi geotermici. Segue poi una lunga serie di interessanti località, nelle quali poter ammirare questo patrimonio: sono visitabili ma con sentieri non segnalati la Zolfara di Libbiano e quella di Micciano. Di interesse anche storico, non va tralasciato di visitare gli scavi delle Terme del Bagnone, un vasto complesso termale etrusco-romano che testimonia lo sfruttamento delle risorse geotermiche fin dall’antichità. Tuttora visibili, lungo il torrente Possera sono anche le Terme di Morba, identificate con le Aquas Volaternas della Tavola Peutingeriana (famosa carta militare rom ana risalente al III secolo d.c.), attive anche nel Medioevo e nel Rinascimento, e che hanno ospitato anche Lorenzo de’ Medici.
Manifestazioni naturali geotermiche
Tra i fenomeni più affascinanti che si possono osservare in Italia.
“…… bolliva e soffiava come se per entro vi salisse l’imperto e il gorgoglio dei dannati fitti nel limo, come se nel fondo vi s’agitasse la mischia perpetua degli iracondi ..….” (Gabriele D’Annunzio, “Forse che si forse che no”, 1910). Ancor oggi si provano queste sensazioni di fronte alle manifestazioni naturali tuttora conservate: un paesaggio brullo e selvaggio, un suggestivo ambiente naturale paragonato ad un “luogo infernale”.
L’itinerario può essere percorso partendo da nord dell’abitato di Monterotondo oppure da Sasso Pisano, può essere percorso solo in alcuni tratti oppure fare un vero e proprio anello tra i due borghi.
Sono il frutto della presenza di un corpo magmatico a bassa profondità , che entra in contatto con le rocce e col sistema acquifero. In corrispondenza delle emissioni fumaroliche, si può riconoscere facilmente l’alterazione del suolo e delle rocce dovuta ai gas emessi, quali anidride carbonica, metano, ammoniaca, acido borico e il caratteristico acido solfidrico che dà il tipico odore di “uova marce”. Si formano le cosiddette biancane (dal colore predominante delle rocce alterate) dove si possono osservare ampiamente diffuse esalazioni di vapore caldo (fumarole), che fuoriescono dalle numerose fessure presenti nel terreno e piccole pozze di acque bollenti con emanazioni gassose.
Dal punto di vista mineralogico in prossimità delle zone di esalazione del vapore si notano spesso belle ma fragili cristallizzazioni di colore giallo di zolfo nativo; frequenti risultano pure le mineralizzazioni costituite da composti borati o ammonici.
Ai Lagoni Rossi e a Sasso Pisano, le emissioni hanno provocato una così profonda alterazione delle rocce presenti da aver trasformato i diaspri in quarzo concrezionato compatto e pressoché trasparente. Al Sasso Pisano è possibile osservare anche l’attività di un piccolo geyser, con una frequenza di emissione di pochi minuti. L’area interessata dalle più appariscenti manifestazioni geotermiche, tra Monterotondo Marittimo e Sasso Pisano, è stata attualmente inserita tra i SIR come “Campi di Alterazione Geotermica”.
Una flora e una vegetazione veramente particolari caratterizzano l’area geotermica.
Di grande suggestione, soprattutto durante le fioriture a fine estate inizio autunno, le estese popolazioni di brugo (Calluna vulgaris), unica pianta vascolare della famiglia delle eriche capace di adattarsi a suoli talmente acidi (ph 3). Oltre al brugo, da segnalare, l’Agrostis canina subsp Montelucci, una graminacea caratteristica di aree ad alta concentrazione di anidride carbonica, nonchè stazioni di sughera (Quercus suber) che, trovandosi al limite del proprio areale ecologico di distribuzione, sembrano legate alla maggiore temperatura del suolo ed alla forte acidità . Di rara bellezza , inoltre, alcuni esemplari di Quercus crenata ,specie semidecidua ibrido tra Quercus cerris e Quercus suber.
Localizzazione: Sasso Pisano, Monterotondo, Lagoni Rossi a Lustignano.
Nei comuni di: Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance, Monterotondo Marittimo
Modalità di Fruizione: In auto fino al Sasso Pisano; poi a piedi lungo il sentiero che unisce questo sito con le biancane di Monterotondo Marittimo (sentiero n.10 della carta escursionistica e turistica della Comunità Montana Alta Val di Cecina, scala 1:50.000) I Lagoni Rossi sono raggiungibili dalla strada che da Lustignano scende verso il Fiume Cornia.
Percorso: Manifestazioni naturali della geotermia n.10 della Carta Escursionistica e Turistica. Ci si addentra nella zona arroventata e devastata delle cosiddette “Biancane” (dal colore predominante delle rocce alterate) dove si possono osservare ampiamente diffuse esalazioni di vapore caldo (fumarole), che fuoriescono dalle numerose fessure presenti nel terreno e piccole pozze di acque bollenti con emanazioni gassose.
Se partiamo da Sasso Pisano, una volte attraversate le manifestazioni naturali e raggiunta l’area di Monterotondo, possiamo rientrare al borgo attraverso un tracciato che attraversa grandi boschi di castagno e costeggia alcune profonde e vaste cavità simili a doline. Secondo alcuni geologi si tratta di antichi crateri freatici provocati da violenti fenomeni esplosivi connessi all’improvvisa liberazione di vapore pressurizzato.
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